Balossa presenta la collezione SS 2021 in virtuale, infatti dal marzo 2020 l’Azienda ha iniziato a dare vita ad un nuovo concetto virtuale, focalizzandosi sulla creazione di uno showroom digitale, in un certo senso, ha “digitalizzato” il modo di fare una collezione, dando importanza primaria ai contenuti correlati, come l’immagine comunicativa, e poi il prodotto.
E la designer Indra Kaffemanaite, nella collezione SS 2021 effettua un nuovo percorso, presenta un nuovo concetto di Balossa, conducendoci alla scoperta della sua linea che, con la ricerca accurata dei tessuti e l’uso di materiali innovativi, si proietta nel futuro presentando un abbigliamento in stile minimal, preciso e perfetto, dalla silhouette audace e dai dettagli essenziali, puntando il focus su un classico del guardaroba, concentrandosi su tonalità intense di flash di colore.
Balossa mantiene il culto del bianco ma scopre anche il colore, il rosso, il beige, il verde bosco, le righe, i fiori, fa diventare il suo “flowerdress” il must have che non può mancare all’appello in questa stagione.
Il capo chiave di questa primavera diventa l’abito a fiori, fresco, elegante e versatile, il flowerdress non può proprio mancare nei guardaroba di stagione.
Lungo, midi o mini, in qualsiasi lunghezza e modello veste di charme puro la donna Balossa e tra le fantasie più cool ci sono quelle dalle dimensioni estreme mixando fiorellini di campo mignon oppure maxi fiori su tessuti a righe disegnati dalla designer.
Ma Indra Kaffemanaite, creativa visionaria dall’estetica inconfondibile, esalta ancora una volta il “suo” bianco mostrando con forza la cifra del suo talento straordinario, e delle sue presentazioni provocatorie, al limite del surreale, le sue camicie bianche presentate rigorosamente su pantalone e gonna nera.
Ma nel bianco adotta il “taglio sbieco” dove il tessuto viene tagliato e modellato su una diagonale di 45 gradi rispetto alla trama e all’ordito, la tecnica del moulage per la realizzazione di taglio e drappeggiatura sul corpo, e qui il gioco di Indra si fa sottile, lei mostra la sensualità di una donna che viene fuori dal rigore minimale della camicia di un uomo.
Personalizza le maniche, che danno l’imprinting alla camicia o all’abito, le taglia, le ricompone, le personalizza con fiocchi, rompe il candore del tutto bianco della pala della manica con stampe di fiori squillanti, sono enormi, lunghissime, ma anche diverse fra loro per taglio, colore e volume.
Balossa usa tessuti di cotone organico, con differenza di peso e di elasticità, il Ramie, un tessuto di origine completamente naturale simile al lino, ricavato dalla corteccia della pianta Boehmeria della famiglia delle Urticacee ed infine adotta un mix di cotone e seta per dare trasparenza e leggerezza alla camicia.
Sulle magliette ha ben delineato i concetti di Amore, Grazia, Bellezza, Balossa, motti e frasi importanti in contrasto alla leggerezza ironica delle tshirt.
Una collezione importante, che fa seguito a periodi difficili per l’emergenza Covid-19 ma che mostra l’evoluzione e la crescita del brand Balossa, un brillante progetto basato sulla trasfigurazione della semplice camicia da uomo, come un gioco apparente di opposti che si attraggono, esaltando la camicia maschile, basica nel significato, e dotandola di un nuovo linguaggio rivolto al mondo della donna.